Contratti di trasporto merci in forma scritta: cos’è la clausola adeguamento gasolio
Il Decreto 21 marzo 2022 (Decreto Energia) è stato convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 maggio 2022 n. 17. Nella stessa gazzetta sono state inserite anche le modifiche apportate al decreto a seguito della sua conversione.
In particolare, il Capo III fa riferimento all’adeguamento gasolio nei contratti di trasporto merci. Vediamo di cosa si tratta.
Decreto Energia: il sostegno agli autotrasportatori
Il Decreto Energia modifica il D. Lgs. del 21 novembre 2005 n. 286 introducendo il comma 6-bis inerente alla clausola di adeguamento gasolio. Incentiva il ricorso alla forma scritta dei contratti di trasporto merci su strada e al contempo intende mitigare l’aumento del costo carburante per autotrazione.
Clausola adeguamento gasolio: cos’è
Al capo III del Decreto Energia – “Misure a sostegno di autotrasporto, agricoltura, pesca, turismo e altre misure urgenti” – l’art. 14 fa riferimento alla clausola di adeguamento del corrispettivo per il servizio nei contratti di trasporto di merci su strada.
L’articolo stabilisce che nella forma scritta del contratto di trasporto merci su strada deve essere presente la clausola di adeguamento gasolio. Si tratta di un adeguamento della tariffa dell’autotrasporto che si basa sull’andamento del prezzo gasolio; si applica nel momento in cui il costo del gasolio supera il 2% del valore di riferimento. Tale valore va considerato sulla base di quando viene stipulato il contratto o considerando l’ultimo adeguamento effettuato.
Nel caso di contratti in forma verbale il sovrapprezzo del gasolio si calcola sui valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto che sono pubblicati e aggiornati ogni mese sul sito web del Mims (Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili).
Costo carburante e adeguamento gasolio: come funziona
La clausola di adeguamento gasolio è presente nel comma 5 dell’art. 83 bis del D. Lgs.112/2008; è prevista nel caso in cui le prestazioni di lavoro sono eseguite per un periodo superiore a 30 giorni. In questo caso la spesa sostenuta dall’autotrasportatore per i costi autostradali e per il costo carburante devono essere adeguati qualora superino il 2% dei valori previsti al momento della stipula del contratto di trasporto.
L’adeguamento gasolio rappresenta un elemento essenziale ai fini della validità del contratto in forma scritta, come definito dall’art. 6 del Decreto Lgs. 286/2005.
Contratti di trasporto merci: quando sono validi come forma scritta
Secondo l’art. 6 del D. Lgs. 21 novembre 2005 n. 286 il contratto di trasporto merci è stipulato in forma scritta per garantire la correttezza e la trasparenza del rapporto che intercorre tra l’impresa e l’autotrasportatore. Alla luce delle modifiche apportate dal Decreto Energia, per far sì che un contratto di trasporto sia a tutti gli effetti valido come contratto in forma scritta, deve contenere i seguenti elementi:
- nome e sede del vettore e del committente, qualora sia diverso dal caricatore;
- numero di iscrizione del vettore all’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi;
- tipologia e quantità della merce oggetto di trasporto, nel rispetto di quanto indicato nella carta di circolazione del veicolo adibito al trasporto;
- corrispettivo del servizio di trasporto e modalità di pagamento, nonché clausola di adeguamento gasolio sulla base delle variazioni sul costo carburante da autotrazione a seguito delle rilevazioni del MiTE, qualora superino del 2% il valore di riferimento nel momento in cui avviene la stipula del contratto o sulla base dell’ultimo adeguamento effettuato;
- luoghi di presa in consegna della merce da parte del vettore e di riconsegna al destinatario;
- tempi massimo per il carico e lo scarico della merce trasportata.
Possono essere eventualmente inseriti:
- termini temporali per la riconsegna della merce;
- istruzioni aggiuntive del committente o del vettore.
Se il trasporto è eseguito in regime di cabotaggio stradale il contratto deve contenere anche gli estremi della licenza comunitaria e di altra eventuale documentazione prevista dalle disposizioni in vigore.
Settore autotrasporto: richiedi il rimborso accise gasolio
L’Albo degli autotrasportatori è stato creato molti anni fa con l’obiettivo di salvaguardare i diritti degli operatori che fanno parte del settore autotrasporto; rappresenta un canale importantissimo, sia perché permette di esercitare la professione di autotrasportatore sia perché garantisce tutela e sicurezza agli autisti.
La clausola di adeguamento gasolio nei contratti di trasporto merci è un elemento di supporto al settore. Il Governo sta attuando diverse misure per sostenere gli autotrasportatori, ne sono un esempio il credito d’imposta autotrasportatori, pari al 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto di gasolio utilizzato in veicoli di categoria almeno euro 5; i voucher per i giovani camionisti così che possano coprire l’80% della spesa sostenuta per il conseguimento della patente e i corsi di formazione utili allo svolgimento della professione; la riduzione accise gasolio prorogata fino all’8 luglio 2022.
Anche noi di Tecno Accise siamo al fianco degli autotrasportatori; grazie al nostro team hai la possibilità di richiedere il rimborso accise gasolio.
Vuoi saperne di più? Lasciaci i tuoi dati, ti contattiamo noi.