Fondi strutturali per il settore trasporti: stanziati finalmente 240 milioni di euro
Denaro stanziato e ulteriori fondi promessi. Scopriamo i fondi strutturali approvati dallo Stato e come ottimizzare i costi che sostieni per i mezzi aziendali
Proposte approvate, promesse annunciate e malcontenti generati. Questo è il resoconto dell’incontro avvenuto a Roma il 2 aprile presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Tema dell’incontro sono i fondi richiesti dal MIT allo Stato per ammodernare il settore dei trasporti e garantire lo sviluppo di un settore che DEVE stare al passo del resto d’Europa.
Incentivi economici per i trasporti: approvata la proposta del MIT
Il settore dei trasporti è stato più volte protagonista di dibattiti e richieste.
Tra gli argomenti più discussi: l’esigenza di maggiori fondi, la necessità di ammodernare il parco mezzi e la formazione degli operatori.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, unito ai rappresentanti delle associazioni, può finalmente gioire per la recente approvazione dello Stato, 240 milioni di euro in fondi strutturali ripartiti per far fronte a diverse spese:
- 140 milioni di euro per i rimborsi di pedaggi autostradali
- 70 milioni di euro per le spese di viaggio non documentate
- 25 milioni di euro per gli investimenti sul rinnovo parco mezzi
- 5 milioni di euro per la formazione
Un fondo di 240 milioni di euro da distribuire nel triennio 2019 – 2021 le cui caratteristiche sono state discusse in presenza del Vice Capo di Gabinetto, la Dott.ssa Teresa Di Matteo, e delle principali associazioni del settore: Assotir, Cna Fita, Fai, Fiap, Confartigianato trasporti, Casartigiani, Unitai, Anita, Conf. Cooperative, Lega Coop. Servizi, Conftrasporto Fedit, Aiti e Trasporto unito.
L’attenzione che il Governo mostra per le richieste fatte dagli operatori è dimostrata anche dalle promesse che ha annunciato nella stessa sede d’incontro.
Ulteriori promesse
Nel prossimo fondo per le Infrastrutture sarà inserita una quota pari a 100 milioni di euro destinata al settore trasporti e che verrà ripartita al fine di fronteggiare le diverse esigenze esistenti. Prima tra tutte la necessità di rinnovare il parco mezzi a disposizione delle aziende di trasporti italiane.
Altra promessa riguarda l’aggiunta di 20 milioni di euro per le spese non documentate che verranno inclusi in un provvedimento legislativo di prossima emanazione.
I fondi già previsti dalla Legge di Bilancio 2019 per lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti sono stati oggetto di diversi dibattiti che hanno preso forma in seguito alla volontà comune di migliorare il parco mezzi.
Infatti, se la nostra nazione vanta da un lato ottimi risultati circa la presenza di aziende dedite alla logistica e ai trasporti, dall’altro non può di certo vantarsi del fatto che si posiziona come la più obsoleta per la flotta mezzi a sua disposizione.
È anche da queste considerazioni che partono i disappunti esposti nella mattinata del 2 aprile.
C’è chi dice no!
Baumgartner, Presidente dell’associazione Anita, espone il suo disaccordo. Lo Stato aveva promesso di fare di più, non bastano gli sconti fatti già in fase di proposta, adesso il valore delle risorse approvate risulta ulteriormente ribassato.
Le motivazioni che spingono Baumgartner a fare quest’osservazione derivano probabilmente dalle tematiche affrontate durante l’ultimo Transpotec di Verona. Durante l’evento, infatti, molti esponenti delle associazioni di trasporto hanno chiaramente detto di essere in difficoltà perché le aziende hanno bisogno di soldi per ammodernare il parco mezzi di cui circa il 19% è di categoria euro 3.
Anche l’importo messo a disposizione dal Governo per la formazione ha provocato qualche dissapore, ma pure su questo punto non resta che attendere i futuri incentivi.
Intanto proviamo a ottimizzare i costi
Ebbene gli imprenditori interessati possono approfittare dei 240 milioni di euro approvati dallo Stato e attendere gli altri incentivi promessi, ma cos’altro fare per ottimizzare i costi aziendali?
Puoi servirti del rimborso accise per autotrazione. Lo Stato riconosce ad aziende e autotrasportatori la possibilità di recuperare l’accisa pagata sul gasolio consumato per l’autotrazione attraverso l’istanza rimborso accise autotrasportatori.
Proviamoci!