Settore autotrasporto: come fronteggiare la mancanza di autisti camion
Il settore autotrasporto sta affrontando un’emergenza nazionale: la carenza di autisti camion. Una difficoltà che rischia di ripercuotersi sull’intera economia del Paese; i trasporti infatti ricoprono un ruolo importante nell’approvvigionamento dei beni e dei materiali. L’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici (ANITA) si è esposta sulla questione, evidenziando i motivi per cui l’Italia si trova a dover fronteggiare la richiesta di 17.000 trasportatori.
Quali soluzioni si stanno adottando per affrontare la carenza degli autisti? Analizziamo la situazione nel dettaglio.
Cala l’accesso alla professione di autotrasportatore: le cause
Diminuisce il numero di italiani che sceglie di intraprendere la professione di autotrasportatore. Per sopperire alla mancanza di personale, ANITA propone di inserire nel Decreto Flussi una quota dedicata agli autisti; un modo per favorire il reclutamento degli immigrati, impiegando coloro che arrivano in Italia dall’estero. Il Decreto Flussi è la legge con cui il Governo ogni anno stabilisce il numero di cittadini stranieri che possono venire in Italia a lavorare.
Le associazioni autonome degli autisti, tra cui Agorà 2.0 MT, sono intervenute contro ANITA, ponendosi a favore degli autisti che negli anni si sono qualificati e aggiornati. Secondo Agorà l’accesso alla professione di autotrasportatore è causato dall’aumento dei giorni di lavoro, da tempi di riposo precari e dal salario, bloccato da anni.
È necessario rinnovare l’intero settore, nel rispetto della sicurezza del personale e delle strade.
Formare e assumere: l’iniziativa della Regione Lombardia
Per far fronte alla carenza di autisti camion, la Regione Lombardia ha promosso un’interessante iniziativa: un bando destinato alle imprese con unità produttiva o sede operativa nella Regione. Le domande possono essere presentate dai datori di lavoro che assumono persone non occupate da almeno 30 giorni. L’iniziativa prevede anche un voucher per la formazione e l’eventuale selezione del personale. La formazione deve essere svolta prima o dopo l’assunzione.
L’incentivo occupazionale è differenziato in base alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro:
- 4.000 euro per lavoratori fino a 54 anni
- 6.000 euro per lavoratrici fino a 54 anni
- 6.000 euro per lavoratori con età superiore a 55 anni
- 8.000 euro per lavoratrici con età superiore a 55 anni
Le imprese con meno di 50 dipendenti ottengono un ulteriore incentivo di 1.000 euro.
Mancanza autisti: chiudono le imprese nelle Marche
Il responsabile della FITA Cna, Battisti, si è espresso sulla situazione critica che sta coinvolgendo la regione Marche. Tra il 2019 e il 2020 si è registrata la chiusura di 129 imprese di autotrasporto, causata proprio dalla mancanza di autisti.
La carenza di autisti di veicoli industriali si è diffusa in una regione in cui negli ultimi anni si è sviluppata intensamente l’attività di autotrasporto, specie nel ramo artigianale. La necessità di assumere autisti viene evidenziata con un rapporto 1 a 10: un nuovo autista per ogni 10 che vanno in pensione. La soluzione proposta per rilanciare il settore è che le Marche seguano l’esempio della Regione Lombardia, con iniziative volte ad incentivare le assunzioni e la formazione del personale.
Mezzi industriali: anche la Gran Bretagna è in difficoltà
Gli autisti di mezzi industriali scarseggiano anche in Gran Bretagna; una difficoltà che si riversa inevitabilmente sulla vita quotidiana dell’intero Paese. Le catene di supermercati fanno fatica a rifornire i punti vendita e le aziende di servizi urbani non fanno circolare i compattatori per la raccolta dei rifiuti. Una realtà critica che ha spinto la catena di Gdo Tesco a riservare un bonus di 1.000 sterline (circa 1.175 euro) agli autisti assunti entro la fine di settembre. Un’iniziativa che ha fatto da apripista per altre aziende.
Anche in questo caso l’associazione degli autotrasportatori Rha si espone a sfavore, ritenendo poco efficaci le iniziative intraprese. L’associazione propone al Governo un piano di 12 punti, che comprendono facilitazioni per immigrazione, esami della patente e politiche di apprendistato.
Il Governo ha, intanto, introdotto due provvedimenti allo scopo di facilitare il lavoro degli autisti camion: l’allungamento dell’orario di lavoro (da 9 a 11 ore per due volte la settimana) e la possibilità di usare semirimorchi più lunghi così da ridurre il numero di viaggi.
Autotrasporto USA: i giovani preferiscono altri lavori
La mancanza di personale nel settore autotrasporto sta diventando un’emergenza globale, che interessa anche gli USA.
La retribuzione media di un autista camion è 47.130 dollari l’anno e le ore di lavoro arrivano anche a 70 in una settimana.
Il compenso si basa sui chilometri percorsi e non sul tempo speso per le attività lavorative; non sono compresi il carico, lo scarico merci e le indennità di trasferta.
I giovani lo considerano un lavoro pesante, rischioso e retribuito in modo non idoneo. Tutto questo genera l’allontanamento dalla professione di autotrasportatore. Gli interventi per la ripresa del settore puntano alla ricerca di autisti anche fuori dai confini americani e la riduzione dell’età minima per la guida dei veicoli industriali (da 21 a 18 anni).
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