Noleggio senza conducente: la modifica alla direttiva Ue per il trasporto merci su strada
La direttiva 2006/1/CE fa riferimento al noleggio senza conducente per il trasporto merci su strada. Il Parlamento europeo e il Consiglio dei trasporti il 3 giugno scorso hanno approvato la proposta di modifica della direttiva. I destinatari sono gli Stati membri dell’Unione europea, i quali devono conformarsi alle disposizioni legislative entro il 21 agosto 2023; data che corrisponde a 36 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento.
Vediamo cosa contiene la direttiva; quali sono le modifiche presenti nella proposta e qual è l’obiettivo dei cambiamenti che intende attuare.
Normativa noleggio veicoli senza conducente: la direttiva 2006/1/CE
Il noleggio veicoli senza conducente è regolamentato in modo differente nei Paesi membri dell’Unione europea. La direttiva 2006/1/CE pone delle restrizioni all’utilizzo dei mezzi noleggiati per il trasporto merci su strada, all’interno dell’Unione.
Nello specifico:
- consente agli Stati membri di limitare l’uso dei veicoli noleggiati che hanno un peso massimo a pieno carico superiore a 6 ton; ciò per le imprese di trasporto per conto proprio;
- permette agli Stati membri di vietare nel proprio territorio l’uso di veicoli noleggiati, se questi sono stati immatricolati o circolano secondo le leggi di uno Stato membro diverso rispetto a quello in cui è stabilita l’impresa noleggiatrice.
Perché usare veicoli noleggiati?
L’utilizzo di veicoli noleggiati può ridurre i costi delle imprese di trasporto merci per conto proprio e per conto terzi; allo stesso tempo aumenta la produttività e la competitività.
I veicoli a noleggio tendono ad essere più nuovi, più sicuri e meno inquinanti; rappresentano così un sostegno al raggiungimento degli obiettivi Ue in tema di riduzione emissioni di CO2. Ecco i motivi per cui è stata presentata la proposta di modifica alla direttiva.
L’obiettivo della proposta di modifica alla direttiva
La proposta di modifica alla direttiva fa parte del primo pacchetto mobilità. L’obiettivo è allentare le restrizioni applicate all’utilizzo di veicoli a noleggio e fare in modo che le imprese possano beneficiare maggiormente dei vantaggi che ne derivano. Questo è possibile mediante l’impiego di mezzi noleggiati in qualsiasi Stato dell’Unione, non solo nel Paese in cui è stabilita l’impresa. L’impresa di trasporto merci può così affrontare picchi di domanda di breve durata, stagionali o temporanei; può inoltre facilmente sostituire veicoli difettosi o guasti.
I vantaggi per le imprese di trasporto
Nella proposta di modifica si evidenzia che gli Stati membri devono avere la facoltà di:
- limitare all’interno del proprio Stato la durata di utilizzo di un veicolo noleggiato in altro Paese Ue;
- ridurre il numero di veicoli noleggiati in altro Paese Ue, pari almeno al 25% del parco veicoli adibito al trasporto merci;
- stabilire che la durata del contratto di noleggio non superi quella consentita per l’impiego del mezzo;
- richiedere che la validità delle copie conformi della licenza comunitaria siano limitate alla durata del noleggio;
- accedere ai registri elettronici nazionali per poter visualizzare anche il numero di immatricolazione dei mezzi noleggiati in uno Stato membro diverso;
- riconoscere i documenti in formato elettronico come dimostrazione della conformità alla direttiva.
Le tasse applicate al trasporto su strada variano all’interno dell’Unione europea; nonostante ciò sono giustificate al fine di evitare distorsioni fiscali.
La relazione sull’attuazione della proposta di modifica
La Commissione presenta al parlamento europeo e al Consiglio una relazione sugli effetti riscontrati dall’attuazione della direttiva modificata. Nello specifico la relazione deve contenere:
- informazioni sull’utilizzo di veicoli noleggiati in uno Stato membro diverso da quello in cui è stabilita l’impresa;
- evidenziare, a seguito di analisi, gli impatti sulla sicurezza stradale, sulle entrate fiscali e sull’attuazione delle norme in materia di cabotaggio.
Sulla base della relazione presentata, la Commissione valuta se è necessaria l’aggiunta di ulteriori misure.
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