Aggiornamento ADR 2019: trasportare merci pericolose tra nuove e vecchie disposizioni
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Obbligo consulente sicurezza, esenzioni, nuovi numeri ONU e rimborso accise. Ecco il nuovo ADR.
Trascorso il periodo transitorio, dal 1° luglio 2019 l’ultimo aggiornamento ADR è ufficialmente operativo. Vediamo cosa cambia per le aziende impegnate in questo settore.
Aggiornamento ADR 2019: ecco cosa cambia
L’accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada (ADR) viene aggiornato ogni due anni dall’UNECE, il gruppo di lavoro apposito della Commissione Europea.
A seguito della pubblicazione di gennaio e trascorso il consueto periodo transitorio per le eventuali modifiche, dal 1° luglio 2019 le aziende impegnate nel trasporto di merci pericolose devono seguire le nuove indicazioni.
Le novità introdotte dall’ultimo aggiornamento sono numerose. Scopriamole.
Un consulente per la sicurezza obbligatorio
Le aziende impegnate nel trasporto di merci pericolose su strada devono nominare un consulente per la sicurezza.
Questa figura, esterna all’azienda, ha il compito di prevenire, evitare e limitare i rischi relativi all’attività di manipolazione e di trasporto della merce. Non sostituisce lo spedizioniere, piuttosto lo affianca se necessario e c’è tempo fino al 31 dicembre 2022 prima che la sua nomina diventi obbligatoria.
Il trasportatore e il mezzo di trasporto
Tra le novità introdotte dall’ultimo aggiornamento ADR ci sono disposizioni che interessano direttamente gli autotrasportatori.
La responsabilità delle informazioni e dei documenti trasmessi al driver cade sugli operatori addetti alla loro diffusione o compilazione. Questo perché viene espressamente indicato che il trasportatore può confidare nei dati comunicati dagli altri operatori, incluso il certificato di riempimento del container/veicolo.
Il nuovo ADR aggiunge nuovi dettagli in merito ai segnali di pericolo da attaccare al mezzo di trasporto, modificati talvolta nel numero, nel simbolo e nel colore. Meglio controllare, dunque, prima di mettersi su strada.
Infine, nel nuovo regolamento ci sono: una sezione più ampia dedicata alla movimentazione, al carico e allo scarico delle merci e un’altra completamente nuova per le corrette modalità di stivaggio.
Esenzione ADR per il trasporto di merci pericolose in macchinari o apparati
Una modifica importante riguarda le merci pericolose contenute in macchinari o apparati. Il regolamento 2019 elimina l’esenzione ADR precedentemente prevista dal capitolo 1.1.3.1 lettera b e introduce nuove disposizioni. Se prima l’esenzione generale era prevista a condizione che il trasportatore evitasse lo sversamento del prodotto, ora la situazione si complica.
Quest’esenzione si applica solo ai macchinari o agli apparati che contengono merci pericolose come residui o come elemento integrante. La quantità delle merci contenute non deve superare i valori indicati nel regolamento (capitolo 3.2, tabella a, colonna 7). Inoltre se si tratta di materie di natura differente allora queste devono essere racchiuse singolarmente per evitarne lo scontro durante il viaggio.
Esenti dalle disposizioni ADR sono i macchinari e gli apparecchi opportunamente imballati con materiale adatto e resistente.
Se però questi sono costruiti in maniera tale che le merci pericolose al loro interno sono adeguatamente protette da contenitori, l’imballaggio esterno del macchinario o dell’apparato può essere evitato.
Le altre novità
L’ADR 2019 introduce nuove definizioni in merito a: bombola sovra-stampata, diametro, cisterna e cisterna chiusa ermeticamente; vengono indicati nuovi numeri ONU per l’identificazione di oggetti e prodotti e apportate modifiche in merito a batterie al litio e materie corrosive.
Trasporto merci pericolose: tra mezzi specifici e rimborso accise
Secondo l’articolo 54 del Codice della Strada le aziende impegnate nello spostamento di merci pericolose devono utilizzare i cosiddetti autoveicoli per trasporti specifici. Si tratta di automezzi aventi carrozzerie attrezzate per il trasloco di materie definite pericolose ai sensi dell’ADR o di altre normative comunitarie.
Le aziende impegnate in questo settore e che pertanto utilizzano tali veicoli possono approfittare di un prezioso beneficio: il rimborso accise sul gasolio per autotrazione.
Puoi recuperare grosse somme di denaro tramite accrediti o credito d’imposta per un importo pari a 0,21 € per ogni litro di gasolio consumato.
Approfitta della prossima scadenza per ottenere il rimborso delle accise pagate per i consumi dell’ultimo trimestre. C’è tempo fino al 31 ottobre.