Soluzioni aziendali 2019: traccia i rifiuti e recupera le accise sul gasolio
Metodi e benefici per le imprese impegnate nello spostamento dei rifiuti.
Nuove disposizioni per il trasporto dei rifiuti.
Il sistema di tracciabilità dei mezzi viene ulteriormente modificato; sospeso dunque il SISTRI cosa succederà?
Tracciabilità e rifiuti
Le imprese impegnate nella raccolta e nello spostamento di rifiuti utilizzano mezzi che per volume, consumi e peso appartengono alla categoria dei trasporti eccezionali.
Tracciare gli spostamenti compiuti da questi mezzi è, negli ultimi tempi, uno dei più grandi problemi dello Stato, intento a ridimensionare il problema delle eco-criminalità e ad adottare misure di controllo atte a garantire una maggiore trasparenza.
Monitorare le azioni compiute dalle aziende coinvolte nel trasporto rifiuti, nel corso della loro attività aziendale, è anche il miglior modo per capire quali nuove politiche attuare. Sia per migliorare un sistema che già esiste, sia per definire nuove misure di controllo e di analisi.
Sistemi di controllo per il trasporto dei rifiuti
Negli anni lo Stato è intervenuto con sistemi di tracciabilità diversi iniziando da un sistema cartaceo, caratterizzato da tre diverse scritture ambientali: un formulario di identificazione dei rifiuti, un registro di carico e scarico e una denuncia annuale MUD (Modulo Unico Dichiarazione Ambientale).
Nel 2006 con il D. Lgs. del 3 aprile viene introdotto SISTRI, un sistema di controllo elettronico capace di efficientare l’individuazione dei dati, visibili in tempo reale, e agevolare il processo di definizione di nuove metodologie per contrastare la concorrenza sleale tra le aziende.
Con SISTRI le aziende potevano iscriversi al sistema, acquisire delle credenziali, identificare i rifiuti trattati per tipologia e inserire tutte le attività compiute.
Con la Legge di Bilancio 2018 è stato annunciato il probabile ingresso di un sistema di tracciabilità digitale, previsto già dall’art. 194 bis del Testo Unico Ambientale, che resta ancora in attesa di attuazione.
L’11 febbraio 2019 è stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale, la legge che converte il D. Lgs. 135/2018.
Viene soppresso SISTRI e introdotto un nuovo sistema.
Spostamenti da tracciare con il nuovo sistema di controllo 2019
Se il vecchio sistema SISTRI è stato sospeso e il nuovo sistema è stato annunciato, cosa devono fare le aziende impegnate nel trasporto dei rifiuti?
Le imprese coinvolte devono tornare ad usare le scritture ambientali del sistema cartaceo e attendere nuove comunicazioni.
Le informazioni finora diffuse chiariscono che il nuovo sistema sarà gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare e che l’iscrizione al registro comporterà, dal 2020, il pagamento di un contributo di segreteria e di un contributo annuale. Il mancato pagamento sarà sanzionato con ammende severe il cui importo verrà chiarito prossimamente.
Il nuovo sistema di tracciabilità nasce anche dall’intento di ottimizzare e abbattere i costi di gestione delle aziende del settore che, grazie ad esso, potranno finalmente evitare spese aggiuntive per il controllo delle attività.
Recupera le accise versate per il rifornimento dei tuoi mezzi aziendali
Il rimborso riconosciuto dallo Stato per l’autotrasporto permette di recuperare le accise versate a seguito dell’acquisto di gasolio per i tuoi automezzi aziendali.
La richiesta ha cadenza trimestrale pertanto luglio è la seconda finestra annuale utile all’inoltro dell’istanza.
Recuperare ciò che è stato speso per l’accisa non è solo un tuo diritto, ma anche una grande opportunità per dare un po’ di sollievo alle tasche dell’azienda.
Cosa facciamo per la tua impresa:
- Prima consulenza gratuita
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