Gruppi elettrogeni industriali: dalle opportunità aziendali al rimborso delle accise sul gasolio
Produrre energia elettrica per sopperire a diverse esigenze e recuperare le accise sul gasolio consumato. Scopri cosa spinge le aziende ad acquisire un gruppo elettrogeno.
Gruppo elettrogeno: come funziona?
Il gruppo elettrogeno è una macchina caratterizzata da un motore termico accoppiato a un generatore energetico e viene utilizzato per auto produrre energia elettrica.
Un gruppo elettrogeno si compone di tre parti: l’apparato motore, l’apparato generatore e il quadro di potenza, controllo e comando.
L’apparato motore rappresenta la principale fonte di energia e può essere a combustione interna ed esterna, a motore elettrico, eolico, idraulico e ad espansione. Generalmente si preferisce usare un apparato motore a combustione interna alimentato a gasolio.
L’apparato generatore rappresenta la parte elettrica del gruppo e può essere caratterizzato da generatori sincroni o asincroni.
Il quadro di potenza, controllo e comando rappresenta, invece, la parte utile all’analisi del funzionamento del gruppo. Il quadro di controllo consente di monitorare i parametri di esercizio della macchina, di monitorare i circuiti elettrici di potenza e di interpretare i segnali di allarme e di preallarme.
Gruppo elettrogeno: perché utilizzarlo in azienda?
Molti imprenditori scelgono di implementare un gruppo elettrogeno per soddisfare esigenze diverse:
- Disporre di un servizio di continuità energetica
- Fronteggiare un’emergenza energetica
- Assorbire i picchi di consumo
In merito alla prima esigenza elencata, il gruppo energetico diventa una soluzione adatta a chi necessita usufruire dei vantaggi di un servizio energetico continuo. Il gruppo elettrogeno, in questo caso, deve essere isolato da altre reti.
L’interruzione di rete operata dal distributore locale può provocare molteplici problemi al ciclo produttivo aziendale, ecco perché molti imprenditori scelgono di acquistare un gruppo elettrogeno. L’intento è quello di avere a propria disposizione un sistema di produzione energetica da cui poter attingere in caso di emergenza.
Diversamente, in caso di eccesso di potenza contrattuale, in determinate ore del ciclo produttivo, è possibile sopperire al fabbisogno energetico programmando il gruppo elettrogeno e tagliando il picco di consumo (pick shaving).
Officina elettrica: l’obbligo di denuncia del gruppo elettrogeno
Le aziende che dispongono di un gruppo elettrogeno dotato di una capacità superiore ai 20 Kw con autoconsumo dell’1% dell’energia generata devono dichiararne il possesso all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli attraverso la denuncia.
Essendo un gruppo elettrogeno un apparato di produzione di energia elettrica esso viene definito Officina Elettrica e distingue l’utilizzatore sia come produttore che come consumatore finale. Ciò determina l’obbligo di pagamento dell’accisa per il gasolio consumato.
La mancata denuncia del gruppo elettrogeno comporta l’elusione della dichiarazione dei consumi annessa e dunque impedisce all’imprenditore di richiedere il rimborso accisa spettante.
Gruppi elettrogeni: cos’altro bisogna fare in qualità di Officina Elettrica?
La redazione e la presentazione all’Agenzia delle Dogane della denuncia di Officina Elettrica non è l’unico obbligo previsto dalla norma corrente. I soggetti interessati devono infatti provvedere a:
- Richiedere la licenza di attività all’Ufficio delle Dogane territorialmente competente
- Compilare il registro di produzione
- Dichiarare i consumi di energia elettrica e di gas naturale annualmente
- Pagare l’accisa per il gasolio consumato per l’alimentazione del gruppo elettrogeno
Dichiarazione dei consumi del gruppo elettrogeno: che cos’è?
Come previsto dal D. Lgs. 504/95, le Officine Elettriche devono presentare annualmente la dichiarazione dei consumi di energia elettrica e di gas naturale. Solitamente, quest’obbligo deve essere assolto entro il 31 marzo di ogni anno.
La dichiarazione dei consumi serve non solo a definire con esattezza l’entità del consumo annuale del gruppo elettrogeno, ma anche ad ottenere la liquidazione del credito d’imposta.
Ricorda: Il pagamento dell’accisa dovuta per il gasolio consumato ricade sul consumatore finale che le paga direttamente in bolletta in base ai Kwh consumati. Dunque, se un imprenditore sceglie di acquisire un gruppo elettrogeno al fine di disporre di un servizio continuo di produzione energetica, egli è – allo stesso tempo – sia auto produttore che consumatore, tenuto quindi al pagamento dell’imposta dovuta.
Chi è obbligato a presentare la dichiarazione dei consumi?
- I soggetti dotati di licenza di esercizio in quanto produttori e consumatori di energia elettrica
- I soggetti che vendono l’energia auto prodotta a consumatori terzi, dotati di apposita autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane
Chi si occupa della produzione di energia elettrica e del suo trasporto senza venderla a terzi o destinarla ad uso proprio è tenuto alla presentazione di una semplice dichiarazione riepilogativa.
Cosa succede a chi non presenta la dichiarazione dei consumi del gruppo elettrogeno?
Il rischio che incombe sui soggetti che non trasmettono telematicamente la dichiarazione dei consumi è rappresentato dal pagamento di una sanzione amministrativa che varia da 500 a 3.000€. A questo si aggiunge l’invalidazione della licenza di esercizio e la sospensione di eventuali incentivi riconosciuti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
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