Arriva il Codice della Strada 2019: cosa cambia?
Le modifiche al codice della strada allarmano gli autotrasportatori.
Novità in arrivo per gli autotrasportatori: il nuovo codice della strada è in revisione al Senato e tutto potrebbe essere modificato. Multe, nuove disposizioni, aumento dell’età per la guida di veicoli pesanti, rimborso accise carburante.
Quali sono le proposte della Commissione dei Trasporti? Scopriamolo insieme.
Codice della Strada 2019
Il Codice della Strada attualmente in vigore potrebbe subire delle modifiche nei prossimi mesi. Lo scorso maggio, infatti, la Commissione dei Trasporti ha presentato ai gruppi parlamentari alcune proposte per modificare il codice della strada corrente. L’intento della Commissione è quello di aumentare la sicurezza stradale e contribuire ad una maggiore diffusione del concetto di guida responsabile.
Bisogna prepararsi, dunque, perché dopo la revisione e la decisione del Senato ed entro fine 2019 potrebbe essere approvato il nuovo Codice della Strada.
Attenzione: crescono le multe e nascono nuove sanzioni
Cresce la pena per chi utilizza il cellulare durante la guida: è prevista la sospensione della patente da 7 a 30 giorni – in caso di recidiva da 1 a 3 mesi – e il pagamento di una multa il cui importo va da 422 a 1697 €.
Chi non rispetta le disposizioni circa i passaggi a livello rischia il pagamento di una multa pari a 167 €.
A bordo diventa ancora più drastico l’obbligo dell’uso delle cinture di sicurezza: per il mancato utilizzo la multa non la paga più il passeggero, ma il conducente. Cinque punti in meno sulla patente e 83 € di sanzione da pagare. Esclusi da questo provvedimento i trasporti NCC e i taxi.
Ridotte le multe per la mancata conservazione a bordo delle autorizzazioni necessarie al trasporto merci su strada. Se oggi, infatti la multa va da 155 a 625 € in un futuro prossimo la penale potrebbe oscillare tra gli 85 e i 338 €. L’aumento delle multe è previsto in caso di incidenti e in caso di guida sotto effetto di stupefacenti. In quest’ultimo caso è prevista anche la sospensione della patente fino a due anni e una multa il cui importo varia dai 1500 alle 6000 €.
Grande novità per la notifica delle multe: chi possiede la posta certificata può riceverle direttamente tramite PEC.
Tra le indicazioni del nuovo testo gli autotrasportatori apprezzeranno sicuramente anche la modifica circa il possesso della patente a bordo: non è più obbligatorio.
Cosa cambia per i veicoli agricoli?
Viene estesa la tipologia dei soggetti autorizzati al possesso di macchine agricole; nuove disposizioni circa il trasporto di merci a bordo di macchine operatrici trainate e probabili limiti di massa per le macchine agricole.
I soggetti privati interessati all’acquisto di piccoli trattori possono immatricolarli senza aver bisogno di aprire una partita iva, a condizione che la dimensione del veicolo non superi le 6 tonnellate.
Una CU per tutti
I cambiamenti proposti nel nuovo testo del Codice della Strada riguardano anche i termini assicurativi, in particolare la classe di merito.
Bisognerà realizzare un documento con lo storico assicurativo e l’assegnazione della classe CU anche per i mezzi coperti da contratti annuali a franchigia e a formula fissa. Sono favoriti i passaggi di proprietà verso i familiari mantenendo la stessa classe di merito e in caso di sostituzione del socio aziendale viene consentito il passaggio della CU relazionata al veicolo al socio entrante. La classe di merito viene mantenuta anche in caso di veicolo derubato o soggetto a mancata vendita.
Mezzi pesanti: tra innalzamento dell’età e nuove strumentazioni
La Commissione dei Trasporti propone di alzare il limite d’età per la guida di autotreni e autoarticolati la cui massa a pieno carico supera le 20 tonnellate: da 65 a 68 anni e un prolungamento fino a 70 anni per coloro che ogni anno presentano la certificazione medica attestante la buona condizione psicofisica.
Per la guida di automezzi disposti per il trasporto di persone il limite dell’età passa dai 60 ai 65 anni con la stessa possibilità di portare il limite a 70 anni a seguito di certificazione medica annuale.
I veicoli preposti al trasporto di merci pericolose con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate devono entrare in possesso di alcune strumentazioni ADAS al fine di garantire una maggiore sicurezza stradale, come: controllo stabilità del veicolo, cruise control con frenata d’emergenza e dispositivi che ravvisano i colpi di sonno.
Il Codice della strada 2019 potrebbe danneggiare il trasporto eccezionale
Se alcune modifiche al codice della strada potrebbero incontrare il favore di molti vettori, altre disposizioni hanno già ricevuto pareri assolutamente contrari.
Tra le modifiche proposte ci sono alcune che riguardano l’art. 6 dell’attuale Codice della Strada, il quale disciplina i trasporti eccezionali e i trasporti in condizioni di eccezionalità. Si tratta della riduzione del 20% del limite di peso dei veicoli del trasporto eccezionale. Non sono più ammessi i complessi di veicoli con segmenti a 8 assi e un peso di massa complessiva compreso tra le 86 e le 108 tonnellate. Assieme ai complessi di veicoli aventi 4 o più assi (MTT 48 tonnellate) e quelli con 6 assi (MTT 86 tonnellate) sono ammessi anche i segmenti con 5 assi (MTT 72 tonnellate).
Alcune imprese, come quelle adibite al trasporto di blocchi di pietra, lavorano quasi esclusivamente con veicoli di grosse tonnellate la cui eliminazione causerebbe non pochi problemi.
Velocità in stand by
Ultima importante modifica al Codice della Strada, fondamentale per gli autisti, riguarda il limite di velocità in autostrada a tre corsie.
Alcune associazioni del settore propongono di portare il limite di velocità a 150 km/h lungo le autostrade a tre corsie.
Sebbene la Commissione dei Trasporti non abbia accettato questa proposta, potrebbe essere attivato un periodo di prova su appositi tratti autostradali e in presenza di tutor.
Rimborso accise autotrasporto: un diritto che resta
Dopo tutte queste novità una cosa resta invariata: le aziende impegnate nell’autotrasporto possono e potranno ancora recuperare l’accisa versata per l’acquisto di gasolio usato per autotrazione.
I soggetti che utilizzano veicoli da 7,5 tonnellate per il trasporto di merci; chi è impegnato nel trasporto pubblico e/o negli autoservizi statali, regionali o locali; coloro che effettuano trasporti eccezionali utilizzando furgoni frigo, betoniere o altro tipo di veicolo possono accedere alla richiesta di rimborso accise per autotrazione.
Recuperi fino a 0,21 € per ogni litro di gasolio consumato anche con mezzi a leasing o noleggiati. Unica prerogativa è la categoria del veicolo: sono ammessi al rimborso i soli veicoli a partire dagli euro 3.
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