Accise carburante: dal 2011 ad oggi 7 aumenti
Probabile aumento accise carburante
Il governo ipotizza un nuovo aumento sulle accise
Recentemente il Governo ha ipotizzato nuovo aumento delle accise carburanti, un rincaro inaspettato che indispone cittadini e autotrasportatori.
La CGIA Mestre si è subito mostrata contraria, ricordando che dal 2011 ad oggi sono già stati 7 i rincari che hanno fatto impennare i prezzi carburante.
I rincari hanno portato ad aumentare del 29% le accise sulla benzina e addirittura del 46 % quelle applicate sul gasolio da autotrazione.
Attualmente, a causa del peso delle accise, ogni qual volta ci rechiamo presso un’area di servizio versiamo al fisco 0,728 euro ogni litro di benzina e 0,617 euro ogni litro di gasolio.
Il risultato di questi aumenti ha contribuito a far salire alle stelle il prezzo alla pompa dei carburanti.
Dalle ultime indagini di Gennaio è emerso che il prezzo al litro del gasolio per autotrazione ha toccato in Italia 1,397 euro, mentre tutti gli altri Paesi dell’Area euro presentano dei prezzi nettamente inferiori ai nostri.
I prezzi rispetto al resto dell’unione europea
Rispetto ai principali paesi dell’Unione Europea e di quelli che confinano con noi, il pieno di gasolio costa agli italiani
il 10 % in più rispetto alla Francia
il 17.4 % in più rispetto alla Slovenia
il 17.5 % in più rispetto alla Germania
il 24.2 % in più rispetto all’Austria
il 24.3 % in più rispetto alla Spagna
Per quanto riguarda la benzina, il prezzo medio al litro è di 1,545 euro.
Solo i Paesi bassi e la Grecia registrano un prezzo alla pompa superiore al nostro.
Rispetto ai principali paesi dell’Unione Europea e di quelli che confinano con noi, il pieno di benzina costa agli italiani
9,4 % in più rispetto alla Francia
10,9 % in più rispetto alla Germania
18,8 % in più rispetto alla Slovenia
24,4 % in più rispetto alla Spagna
29,9 % in più rispetto all’Austria
Le conseguenze dell’aumento
L’aumento delle accise innescherebbe il meccanismo delle tasse sulle tasse. Ritoccandole all’insù, infatti, le accise andrebbero ad aumentare la base imponibile su cui si applica l’Iva. Per le casse dello Stato sarebbe un doppio vantaggio che però penalizzerebbe gli automobilisti e tutti gli operatori economici che usano i mezzi di trasporto per lavoro.
Se teniamo conto che l’aumento del prezzo del petrolio sta facendo salire i prezzi alla pompa dei carburanti, un ulteriore aumento delle accise peggiorerebbe notevolmente la situazione.